“Il tappetino diventa la metafora della vita, e ogni gesto, ogni pasto, ogni respiro, visto con gli occhi amorevoli dell’Ayurveda, diventa un atto di amore per me stessa”.
Silvia PoggiaspallaPer me non è mai stato facile rispondere a questa domanda. Ma cercherò di raccontarti qualcosa di me…
Mi chiamo Silvia e nasco nel 1981 in un piccolo paesino nelle Marche.
Da una bimba curiosa e silenziosa divento un’adolescente ribelle. Scalpito, cerco indipendenza e libertà.
Brucio le tappe.
A 22 anni ho un figlio, un agriturismo, un mutuo e una Laurea in lettere e filosofia in sospeso.
Riesco a laurearmi mentre sparecchio i tavoli e cerco un lavoro serio: lo trovo. In ufficio duro poco più di un mese.
Non so cosa voglio, non so cosa fare della mia vita.
La mia passione è l’animo umano, il mistero che ci avvolge.
Nella mi testa affiorano sempre le stesse domande: Chi sono? Da dove vengo? Cosa ci faccio qui?
La vita si ferma. Il mio corpo, a cui avevo prestato troppa poca attenzione, chiede il conto. A 26 anni due ernie al disco mi paralizzano a letto per mesi. Il messaggio arriva forte e chiaro: ora so che devo prendermi cura di me.
Incontro lo Yoga. La pratica mi cura tutta. La schiena, e non solo. Pratico e pratico ancora. Lì, sul tappetino, sento qualcosa. Sento me stessa. Ci torno più spesso che posso. Voglio conoscermi.
La chiamata dello Yoga è forte. Vado in India. Voglio andare alle origini. L’india mi accoglie come una madre amorevole. Lei fa così, o ti sputa fuori o ti abbraccia. È amore puro.
L’anno dopo ci ritorno. L’unico modo per studiare a fondo è fare un percorso per insegnanti. Un mese e mezzo di puro Yoga, tutto il giorno. Faticoso e rivelatore.
Come in ogni viaggio che si rispetti mi innamoro di nuovo. Incontro l’Ayurveda e con lei la mia costituzione ayurvedica; mi si apre un mondo.
Scopro che vicino a casa mia c’è un Ashram Indiano con un mastro indiano che insegna Ayurveda. Un segno del destino. Studio per tre anni all’ashram, innamorandomi ancora e ancora e diventando così operatrice ayurvedica.
L’Ayurveda mi cambia, in ogni aspetto della vita in modo dolce e graduale, e cambia anche la mia pratica che si fa più profonda e completa.
Nel 2020 la pandemia cambia il nostro modo di vivere e io mi arrabatto con la tecnologia per poter condividere lo Yoga, anche online.
A marzo 2021 Silli Yoga Shala diventa realtà. Un luogo di fioritura personale in cui posso condividere con voi questo immenso amore per le discipline antiche. Ad oggi ha già ospitato centinaia di anime in cammino.
Volevo creare un luogo in cui potersi innamorare. A detta dei miei allievi, ci sono riuscita.