La tua costituzione è Vata - Kapha

In questa costituzione mista convivono qualità diametralmente opposte: la leggerezza e la velocità dell’aria e la pesantezza e la stabilità della terra e dell’acqua.

Elementi che hanno in comune la freddezza, che porta ad una spiccata avversione per il freddo essendo in questa costituzione è carente l’elemento fuoco.

Il soggetto Vata – Kapha ha caratteristiche fisiche generalmente nella norma, di solito è alto e snello, o se prevale Kapha potrebbe essere leggermente robusto.

La combinazione degli elementi che lo compongono rende il soggetto Vata – Kapha piuttosto interessante.

Un’analogia adatta per descriverlo è un pilota di formula 1 che spinge il gas e il freno allo stesso tempo.

La mobilità e la velocità di Vata, sempre in corsia di sorpasso, si scontrano con la lentezza e la resistenza al cambiamento di Kapha.

Nascono inevitabili conflitti interni e senso di frustrazione.

La freddezza di Vata e di Kapha si può riflettere nel carattere che può essere carente di motivazione, passione ed entusiasmo.

Questa tipologia di persone ha soprattutto bisogno di calore, in tutti i sensi.

Sono persone profondamente sensibili, umili e adattabili, spesso dotate di buone qualità creative ed artistiche.

Hanno continuamente nuove idee e la loro capacità immaginativa è ben radicata a terra.

Concretezza e spiccata immaginazione convivono in loro.

Il soggetto Vata – Kapha è generalmente gentile, amorevole e tollerante.
Quando tiene a qualcosa si approccia con zelo e cura.

Sono anche portati alle attività sportive grazie alla buona resistenza e alla velocità di cui sono dotate.
Tendono a sovraccaricarsi troppo e ne sono consapevoli.

La digestione è a tratti debole e faticosa, soffrono di gonfiori e tendono ad avere costipazione.

I bisogni e le tendenze opposte che caratterizzano il soggetto Vata – Kapha portano un senso di confusione che può portare a stati ansiosi e depressivi, disorientamento e difficoltà a comprendere se stessi.

È quindi importante sviluppare un profondo ascolto e imparare a riconoscere ed ascoltare i propri bisogni.

I consigli di stile di vita, alimentazione e Yoga sono validi sia quelli di Vata che di Kapha, tenendo conto delle varianti stagionali.

Quando Vata è in squilibrio

Il dosha Vata in eccesso è una delle problematiche più frequenti nella società attuale che ci spinge alla velocità, alla fretta, al super-lavoro mentale, ad un dispendio massiccio di energie.

Quando questo dosha è in squilibrio a livello interiore ci si sente continuamente inappagati, insoddisfatti e preoccupati. Si è infastiditi da tutto e ci si agita per niente. Ci si sente depressi e/o ansiosi e/o paurosi e/o angosciati e/o tristi.

I pensieri e le emozioni cambiano continuamente, ci si sente confusi, bloccati e incoerenti. Si è soggetti a sbalzi d’umore, si è sovraeccitati e si straparla.

Si parla, si respira, si mangia velocemente.

Si diventa eccessivamente disordinati e irregolari, in balia di dubbi e indecisioni.

A livello fisico la digestione, il ciclo mestruale e l’evacuazione diventano irregolari, si accusano dolori articolari e gonfiori addominali, ci si sente fiacchi e mancano le forze, si soffre di stitichezza o flautolenza.

La cute si inaridisce e tende a screpolarsi.
È possibile soffrire di insonnia, non si rispettano le proprie forze e i propri limiti.

Secondo i testi classici dell’Ayurveda lo squilibrio di vata porta a 80 malattie tra cui: artrite, stitichezza, insonnia, ansia, depressione, paralisi.

L’antica scienza dell’Ayurveda può aiutarti a pacificare i tuoi squilibri attraverso i consigli dedicati al tuo dosha e i trattamenti Ayurvedici.

Quando Kapha è in squilibrio

Quando il dosha Kapha è in squilibrio può provocare aumento di peso e ritenzione dei fluidi, una forte attrazione per cibi particolarmente saporiti, apatia, pesantezza, bassa temperatura corporea, sonnolenza, letargia, intorpidimento, calo dell’energia, depressione.

Quando Kapha eccede non si ha interesse per niente, si fa molta fatica a comprendere le cose, si diventa ottusi, testardi, indolenti e molto pigri. Ci si aggrappa alle persone e si diventa possessivi, avidi e accumulatori. Si tende al vittimismo.

A livello fisico insorgono problemi come pesantezza, infreddolimento, asma, allergie, sinusite, tosse o catarrosi, ristagno dei liquidi, congestioni, digestione lenta, creazione di cisti, eccessivo desiderio di dormire.

Secondo i testi classici dell’Ayurveda lo squilibrio di Kapha porta a 20 malattie tra cui: nausea, anoressia, digestione lenta, tosse, congestione del petto, sinusite, difficoltà respiratorie, obesità.

L’antica scienza dell’Ayurveda può aiutarti a pacificare i tuoi squilibri attraverso i consigli dedicati al tuo dosha e i trattamenti Ayurvedici.

VARIANTI STAGIONALI 

I consigli di stile di vita, alimentazione e Yoga sono validi sia quelli di Pitta che di Kapha tenendo conto delle varianti stagionali.

Ognuno dei tre Dosha influenza la fisiologia umana e l’ambiente in misura maggiore durante periodi ben precisi dell’anno.

VATA: Inverno ed i mesi più freddi dell’anno (circa da Novembre a Febbraio)

PITTA: Estate e prima parte d’autunno (circa da Giugno ad Ottobre)

KAPHA: Primavera (circa da Febbraio a Giugno)

 

Da Ottobre a Gennaio predomina Vata, quindi tieni conto dei consigli relativi a Vata.

Da Febbraio a Giugno predomina Kapha quindi tieni conto dei consigli relativi a Kapha.

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